“Non potrai più fare neanche venti metri di corsa”. A 20 anni Sara Rubatto vede stroncata la sua carriera di nuotatrice agonistica da una malattia cardiaca curabile solo con trapianto di cuore. Sara reagisce e si dedica alla bicicletta, scoprendo che i suoi battiti cardiaci molto lenti si sincronizzano con le pedalate. Incomincia una avventura che chilometro dopo chilometro la condurrà sempre più lontano, Lisbona, Capo Nord, India, Gerusalemme. Intanto Sara scrive un libro che è un diario, una riflessione, un percorso, a tratti una favola, e che racconta il viaggio verso Gerusalemme. Si intitola “Due ruote per tornare a sognare”. Riflessioni di vita in viaggio da Torino a Gerusalemme. Ma soprattutto prepara la sua nuova impresa: “in lungo ed in largo per il mondo”, un viaggio in bicicletta che durerà 18 mesi e che partirà ad Agosto. L’obbiettivo: raccogliere fondi per una casa accoglienza diurna e notturna chiamata “La casa della gioia” a Torino, e mettere a disposizione la sua esperienza di vita da un punto di vista medico, sportivo e di fede.
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