Omar Camporese

Omar ma non Sivori

25 marzo 2014 • SportComments (0)7455

Il nome Omar a tutti gli sportivi ricorda il famoso cabenzon fuoriclasse italo-argentino, celeberrimo  calciatore anni 60.

Per gli sportivi e gli appassionati  di tennis questo nome e’ riconducibile a Camporese tennista anni novanta che entusiasmo’ il tennis italiano per un decennio.

In tempi di internazionali di tennis al foro italico, mi ritorna il mente il piu’ grande tennista italiano,  secondo la critica dopo Nicola Pietrangeli, Adriano Panatta e Corrado Barazzutti.

Ai piu’ giovani in questa sede mi piacerebbe rinverdire la figura del tennista bolognese, grande protagonista del tennis del periodo dove spadroneggiavano campioni del calibro di Becker, Sampras, Agassi ed Edberg, tennista dal braccio sopraffino dotato di un diritto devastante e di un velocissimo servizio.

Sul tennista bolognese nato nel 1968, si e’ sempre pensato che toccasse a lui dopo Panatta e Pietrangeli vincere un torneo del grande slam, ma la grande concorrenza di quel periodo e i suoi limiti fisici non hanno permesso il raggiungimento del sogno.

In ogni epoca tennistica abbiamo avuto 2 -3 campioni che hanno dominato la scena, ma gli anni 90, il periodo di Camporese,  ha proliferato campioni in tutte le superfici, penso che talenti come Sampras, Agassi e Beckeche  possono collocarsi  tra i top ten di tutti i tempi, a significare il livello competitivo di quell’epoca.

Il secondo motivo che ha frenato il sogno di risultati importanti,  era rappresentato dai suoi limiti fisici precisamente gli spostamenti laterali; Camporese ha cercato sempre di improntare il gioco sul dritto colpo eccezionale che gli permetteva di ottenere immediatamente il vincente, ma a volte la lunghezza degli scambi lo penalizzava molto per la sua lentezza di spostamento, che non gli permetteva di arrivare col timing giusto sulla palla, facilitando l’errore.

Nonostante i progressi ottenuti col coach Piatti su altri aspetti del gioco, come il rovescio e la volée, gli spostamenti laterali rimangono il tallone d’Achille che negli anni, come detto in precedenza, gli hanno precluso risultati piu’ prestigiosi.

Omar Camporese concluse la sua carriera con un palmareis che l’ha visto vincitore di diversi tornei ATP, che gli hanno permesso di raggiungere nel 1992 l il best ranking al numero  27 della classifica, oltre a portare l’Italia in semifinale di coppa davis.

Roberto Sergi

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