Alla fine ha avuto ragione Mercedes Bresso, e soprattutto i radicali della Associazione Adelaide Aglietta, i soli convinti da subito, senza se e senza ma, che la vittorio di Cota alle Elezioni Regionali del 2010 fossero nulle. Il Tar del Piemonte ha annullato la “proclamazione degli eletti” al Consiglio Regionale del Piemonte ai “fini della rinnovazione della competizione elettorale”. In sintesi questo è il dispositivo consegnato oggi alle parti. Il TAR accoglie il ricorso presentato dalla Bresso, che chiedeva l’annullamento del risultato elettorale per la presenza della lista “Pensionati per Cota”, la cui presentazione era viziata da irregolarità, e per cui il consigliere regionale che la lista aveva espresso Michele Giovine è stato condannato in Cassazione a una pena di due anni e otto mesi. Da una prima lettura della sentenza si ricava che si tornerà alle urne a data da destinarsi, magari entro la primavera, in tempo utile per un voto congiunto con le Elezioni del Parlamento europeo. Umori opposti, come prevedibile tra i contendenti. Contenta Mercedes Bresso per la quale “giustizia è fatta”. Parla di “attacco alla democrazia” e “di giudici di sinistra” il segretario della Lega Nord Matteo Salvini. Forza Italia preannuncia un ricorso al Consiglio di Stato, mentre Chiamparino scalda i motori: sempre secondo la Bresso “sarebbe l’uomo giusto per ridare autorevolezza e credibilità al Piemonte”.
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