Il mistero del Fritto Misto alla Piemontese, tutti lo fanno, ma ovunque si vada è sempre diverso…
Il fritto misto alla piemontese è un piatto di antica tradizione popolare, quando ancora gli animali venivano macellati a casa e per sprecare il meno possibile, si cucinavano le frattaglie: le animelle, i rognoni, i filoni, la cervella, il fegato e i testicoli dell’agnello, del maiale e del vitello, venivano panati con il pangrattato e fritti nell’olio:
Ingredienti tradizionali:
- fegato (fricassà nèira)
- polmone (fricassà bianca)
- rognone
- salsiccia
- cervella
- animelle
- amaretto
- filoni
- testicolo
- carré di agnello
- petto di pollo
- melanzana
- punta di cavolfiore
- semolino dolce (polenta dossa, friciulìn)
- carote al burro
passiamo alle dosi e alla ricetta, cercando su internet e leggendo le recensioni sembra che la ricetta che si avvicina di più a quella fatta dalle nostre care Nonne sia appunto questa:
Ingredienti:
4 bistecchine , il lacetto, o animelle, di vitello, 2 etti di filoni di vitello, mezza cervella, 4 fette di fegato, 6 pezzi di salsiccia, amaretti e semolini, olio di oliva, mele, carotine.
Preparazione:
I pezzi dolci, amaretti e semolini si passano nella farina poi nell’uovo sbattuto e infine nel pangrattato, mentre le carni, polpette comprese, ma non il fegato, solo nell’uovo e nel pangrattato. A parte il fegato solo infarinato e le salsicce cotte senza panatura né farinatura. Olio per frittura: extravergine di oliva, mele fritte a dischetti, amaretti fritti, semolini e tanti dischetti di carotine, fritte per conto loro naturalmente. Consigliato l’uso della pentola di ferro.
________________________________
Ti Reputi il Re o la Regina del Fritto Misto alla Piemontese?
inviaci la tua ricetta a : info@bocciofiletorinesi.it
I lunedì musicali del Poli Next Post:
Il manifesto del 31° TFF