Risulta innegabile, anche se il più fervente dei non credenti si impegnasse al massimo, la svolta che sta caratterizzando la Santa Sede, cambio di rotta che era già stato inaugurato durante il pontificato di Benedetto XVI e che sta raggiungendo vette altissime dall’avvento di Papa Francesco.
Uno dei dati più evidenti è l’apertura comunicativa e mediatica attuata dal Vaticano, che si sta riavvicinando ogni giorno di più alla base dei fedeli, sia grazie alla spontaneità del pontefice, sia grazie alle riforme importanti che stanno attuando in questi giorni, come la restrizione delle pene riguardo alla pedofilia, l’eliminazione dell’ergastolo e molte altre.
Ed è proprio nell’ottica di questo progetto di “ricerca di un nuovo contatto” con i credenti che il Segretario di Stato, il cardinal Tarciso Bertone, ha comunicato con orgoglio questa mattina che il paese ospite della ventisettesima edizione del Salone del Libro di Torino (che si svolgerà dall’8 al 12 maggio 2014) sarà proprio lo Stato Vaticano.
La recente notizia non implica direttamente una visita del papa in occasione dell’evento, visita che però sta molto a cuore a Francesco, desideroso di ritornare nella sua patria natia e di lanciare anche da Torino il suo messaggio di pace.
Il sindaco Fassino non ha escluso una visita del papa, nel caso essa non venga effettuata nel 2014, per il bicentenario della scomparsa di Don Giovanni Bosco, che cadrà nel 2015.
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