Si chiama No Mala Movida e a idearlo sono stati i comitati di residenti torinesi che nelle zone di piazza Vittorio, del Quadrilatero Romano e di San Salvario lottano da anni con i disagi legati alla movida e contro la proliferazione dei locali notturni. L’obiettivo è quello di creare una cassa di risonanza a livello nazionale per le proprie rivendicazioni coinvolgendo tutte le città con problemi simili.
A offrire lo spunto per costituire il coordinamento sono state le recenti indagini della magistratura sabauda che hanno portato alla chiusura di diversi locali ai Murazzi. I primi ad aderire al coordinamento sono stati i residenti inquadrati nel comitato La Cittadella di Milano, via via si sono accodate Bologna, Brescia, Acqui Terme, Firenze, Genova e Lecce e non è escluso che si possano aggiungere altre città.
Il primo step fissato dal coordinamento è un congresso nazionale dei comitati indetto per settembre. Una sede nella quale si discuterà delle strategie e delle modalità con cui comunicare alle amministrazioni locali il proprio disagio al fine di ottenere provvedimenti contro gli eccessi della movida o contro la “lobby dei localari” come viene definita in un comunicato reperibile anche sul gruppo Facebook del coordinamento.
Alessandro P.
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