“No alla chiusura dei centri antiviolenza. Bisogna finaziare le strutture come i centri antiviolenza o le case segrete, altrimenti le azioni contro la violenza alle donne resteranno solo parole”. Davanti alla Prefertura di Torino oggi pomeriggio donne e uomini hanno manifestato chiedendo di essere ricevuti dal prefetto per denunciare la violenza contro le donne, “una vera e propria emergenza nazionale che come tale va trattata”. Secondo le organizzatrici della manifestazione la ratifica della convenzione di Istanbul è un passo avanti importante, al quale, però, deve seguire la definizione un quadro normativo ed economico finanziario certo. Il gruppo di SeNonOraQuando chiede che la concertazione di questo quadro avvenga tra le istituzioni e i moltissimi movimenti ed associazioni che da anni lavorano per la sensibilizzazione contro questo fenomeno. Per SeNonOraQuando Torino, co-promotore dell’iniziativa, si tratta di agire soprattutto sulla prevenzione, anche e soprattutto culturale. In questo senso va la proposta di lavoro alle scuole sul linguaggi, lanciata al Salone del Libro nei giorni scorsi. Per info potereallaparola2013@gmail.com. ng.
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